Il dipinto, un olio su quercia del baltico costituente il fulcro d’una collezione privata, non recava con sé alcun tipo di informazione.
Le ricerche hanno permesso di riconoscere nell’opera una versione pittorica desunta da una fortunata incisione di Jan Sadeler I pubblicata nel 1579, a sua volta derivante da un bellissimo disegno coevo di Maerten De Vos.
Per confermare la sua autenticità mi sono avvalso delle indagini diagnostiche condotte dal Laboratorio di restauro e analisi Thierry Radelet, il quale ha confermato la datazione proposta in fase di ricerca, ovvero l’ultimo ventennio del XVI secolo.