L’opera è stata venduta come originale dell’artista russo d’avanguardia Aleksandr Vesnin.
Lo stile assai differente, però, ha orientato le ricerche in altre direzioni, più prossime al costruttivismo architettonico. Sono giunto così all’attribuzione dell’opera all’ambito di Jakov Černichov, assai prolifico disegnatore di progetti ideali e capricci architettonici, tanto da guadagnarsi il soprannome di Piranesi sovietico. Questo pastello è infatti una copia dell’originale custodito dalla Iakov Chernikhov International Foundation.
È plausibile pensare che la copia sia stata disegnata nel 1926 circa da un allievo diretto di Černichov o da qualche suo seguace. 1926 è infatti la data scritta sul fronte del foglio all’interno di un’iscrizione quasi totalmente cancellata dal tempo, ma è anche una data plausibile per la creazione di questa copia vista la vicinanza stilistica alle opere autografe di quella fase creativa del maestro russo.