Il dipinto, venduto genericamente da una galleria d’arte come opera di pittore russo attivo in Francia privo di documentazione, mostra alcuni elementi caratteristici delle avanguardie russe. Gli echi evidenti di pittori come Wassily Kandinsky, Ivan Kliun e Wasily Vatagin non mi hanno però convinto. La qualità tecnica non eccelsa e il caos generale non scandito da un ritmo musicale non sono riferibili a uno dei grandi maestri delle avanguardie russe e hanno portato a concentrare gli studi sulla firma, quasi totalmente cancellata dal tempo e sinora sempre giudicata illeggibile. Dopo varie analisi e ricerche l’ho identificata attribuendola al pittore ungherese d’avanguardia Sándor Bortnyik.
Permangono dubbi, attuale oggetto di studio, sulla sua autenticità.