Skip to content Skip to footer

L’incendio di Troia

Il dipinto appartiene alla fase più tarda della produzione artistica del pittore lombardo Giovanni Stefano Danedi detto Il Montalto.

Alle influenze stilistiche dei grandi pittori lombardi della prima metà del Seicento si aggiungono con vigore quelle della pittura barocca à la Pietro da Cortona, pittore che aveva potuto ammirare di persona durante il soggiorno romano degli anni Quaranta.

La monumentalità della figura della donna al centro porta alla mente la rigidità marmorea della statuaria antica palesando, ancora una volta, un gusto extraregionale.

Ciò che stupisce di più, però, è l’iconografia. Negli inventari storici delle collezioni Borromeo l’opera è attestata come Incendio di Troia, ma nulla lascerebbe supporre che si tratti proprio di quell’evento storico e non di un altro incendio. La tradizionale iconografica che vorrebbe Enea che salva il padre Anchise trasportandolo sulle sue spalle non è qui considerata. La donna protagonista porta in salvo due bambini, forse i suoi figli, ma non sappiamo chi siano i tre personaggi principali della scena. Anche l’architettura alle spalle non segue filologicamente l’ambientazione presunta.

Giovanni Stefano Danedi (Il Montalto)
SoggettoL'incendio di TroiaData1668 - 1674Tecnicaolio su telaCollocazionePalazzo Borromeo, Isola Madre (VCO)Share