Questo ritratto fa parte di una serie di dipinti di forma ottagonale tutti rappresentanti cardinali, custoditi all’interno di Palazzo Borromeo all’Isola Madre sul Lago Maggiore.
L’abilissima conduzione della pennellata e la grande sensibilità dimostrata in dettagli cruciali come gli occhi e il naso hanno permesso di attribuire quest’opera a Giovanni Battista Gaulli detto Il Baciccio o a qualcuno a lui molto prossimo, certamente di ambito romano. Qualche dubbio sull’attribuzione è invece sollevato dalla non eccelsa resa tattile della mozzetta cardinalizia. L’abito talare, in ogni caso, non rappresenta la parte focale dell’opera e dunque, vista la disparità di qualità pittorica rispetto al volto, potrebbe essere stato dipinto da qualche aiutante di bottega.
Il personaggio ritratto è Federico Sforza, il quale divenne cardinale nel 1645 per volere di Papa Innocenzo X.